Foto notizia IL RACCONTO DI UN’ESPERIENZA

Voglio raccontarvi la mia emozione ma anche quella di tutti i partecipanti al quarto Convegno di approfondimento sulla cura degli anziani organizzato dal Coordinamento donne della FNP – CISL dal titolo “ Cura, associazionismo e no profit” che si è tenuto a Roma l’11 febbraio.
L’invito al nostro Presidente Roberto Grignolo ed in particolare la richiesta di portare l’esperienza pilota in Italia fatta con i giovani delle scuole ci ha riempiti di orgoglio.
Al convegno introdotto da Maria Irene Trentin Coordinatrice Donne Nazionale e coordinato dalla scrittrice Filomena Pucci, si sono succeduti gli interventi di Luca Romano – Lan S.r.l., Sofia Rosso- Presidente Nazionale Anteas, Andrea Fora – Vicepresidente Nazionale Confcooperative e Francesco Marsico Responsabile Nazionale Caritas Italiana.
I relatori hanno affrontato il tema del Convegno da tutte le possibili sfaccettature, fornendoci elementi che ci permettono di capire i cambiamenti dovuti a nuove patologie, all’aumento dell’aspetativa di vita e all’esigenza che la vita sia di qualità.
In particolare è stato ribadito che con la parola “cura” non si intendono solo i farmaci o i trattamenti medici, ma anche un gesto, un sorriso, una parola.
E’ stato a questo punto che noi abbiamo parlato della nostra bella esperienza.
Aver creduto che più generazioni possano fare solidarietà, dare e ricevere vicendevolmente è stato sempre nel nostro dna ma mettere in pratica le idee innovative non era facile.
Anteas Savona c’è riuscita, iniziando dai ragazzi delle scuole primarie ai quali è stato chiesto di intervistare i loro nonni o vicini di casa per capire come vivevano quando avevano la loro età, organizzando poi molteplici iniziative pubbliche, spettacoli teatrali, feste in piazza, che hanno visto una grandissima partecipazione di tutte le età.
Un ulteriore passo molto importante è stata l’intuizione di provare a cercare nelle scuole ragazzi che volessero iniziare un percorso con i nostri volontari e con il supporto di una psicologa per diventare loro stessi volontari e fare visita agli anziani nelle case di riposo.
Ha funzionato;  questo è il terzo anno e siete più di 50 ed eravate tutti quanti con me quando ho parlato di voi; Non vi ho nominato ad uno ad uno, ma è come se lo avessi fatto.
Sapete cosa vuol dire quella luce nei loro occhi quando vi vedono arrivare e come è difficile lasciarli per tornare a casa, è questo che vi ha impedito di interrompere le visite durante il periodo estivo è questo che vi ha fatto trovare il tempo per le persone particolarmente sole.
Alla fine del mio intervento al convegno vi hanno fatto un grosso applauso, si sono congratulati e ho notato anche un velo di commozione negli occhi delle persone presenti.
Sì commossi perchè abbiamo spiegato che il valore aggiunto del vostro dialogo con gli anziani è dato dal fatto che siete più spontanei, non giudicate e gli anziani sentono di poter contare su di voi.
Per la nostra provincia siete tanti ma noi contiamo di continuare e di coinvolgere sempre più ragazzi; e la cosa più importante è che con il ”RACCONTO DI UN’ESPRIENZA” voi siete riusciti a sfatare il luogo comune che fa più rumore un albero che cade che cento che crescono. Ora aiuteremo chi vorrà ripetere la nostra esperienza.
Forse voi giovani non avete piena consapevolezza della bontà del vostro gesto, ma non temete con il tempo questo insegnamento rimarrà in voi e si affaccerà ogni volta che ce ne sarà bisogno.
A me a volte succede di ricordare una poesia studiata a memoria ormai lustri fa, subito me ne meraviglio poi capisco la grandezza del creato di cui noi siamo parte e ringrazio; noi siamo creature di Dio da quando nasciamo fino all’ultimo respiro così prendersi cura degli anziani, secondo le nostre possibilità, corrisponde appieno al quarto comandamento “ONORA IL PADRE E LA MADRE”

Buon futuro ragazzi,
Maria Teresa Caprini